A volte la vita ti riserva sorprese inaspettate, e quando meno pensi che una determinata cosa andrà per il verso giusto, puoi scommettere che questo accadrà. È stato cosi con Reginaldo Bartolloni, uno degli odontotecnici più bravi e stimati d’Italia. Un personaggio particolare, eclettico, sempre un passo avanti e sempre un “filo” sopra le righe, quel tanto da sostenere un corso di protesi mobile per 5 ore oppure animare una serata ballante con la stessa carica e lo stesso trasporto.
L’ho conosciuto un giorno, per caso, tramite il nostro amico comune Carletto Baroncini (altro mito dell’odontotecnica italica) e da allora è stato un continuo scambio culturale e umano fino a portarci a collaborare gomito a gomito negli ultimi tre anni della sua brillante vita. Infatti, dopo aver lottato per più di dieci anni con una brutta malattia, “se n’è andato via”… come amava dire lui scherzando sempre con l’aldilà.
Era un uomo che amava la vita, amava le serate tra amici, amava la sua famiglia e, in maniera esasperata e convinta, amava il suo lavoro; era integerrimo, non scendeva a compromessi. Si doveva puntare sempre all’eccellenza, senza scappatoie. In tempi dove l’approssimazione e la mancanza di strutture regna sovrana, lui soffriva ma non cedeva: ”c’è solo un modo per fare una cosa” diceva, troncando ogni possibile scusa.
Ho imparato molto. La sua assenza sarà grande come la sua presenza. Regi sarà sempre con noi, nella nostra quotidianità, nelle nostre mani, nei nostri cuori.
Grazie Regi.
Un pensiero su “In ricordo di Reginaldo Bartolloni”
Grazie Vittorio, mi si stringe il cuore, non riesco proprio a pensarlo via! È stato un gigante della Vita e della vitalità. Nessuno ho mai visto sbeffeggiare il mostro della malattia come ha fatto lui! Ogni giorno nel mio centro guardo la sua bacheca per trarne forza.